DARIO CECCONI E LE DIECI PAROLE CHE LEGANO L'ARBITRAGGIO - Sezione di Trapani
Seppur da remoto Mercoledì 24 Marzo gli arbitri trapanesi hanno avuto il piacere di incontrare l’Assistente della Commissione Arbitri Nazionale, Dario Cecconi della Sezione di Empoli.
Dopo gli onori di casa e la presentazione dell'organico sezionale all'ospite da parte del Presidente Sezionale Girolamo Poma, ha fatto seguito l'intervento del Presidente del Comitato Regionale Arbitri Sicilia Michele Cavarretta.
Un breve video di benvenuto è stato da preludio all'intervento di Dario che, ad inizio collegamento ha affettuosamente salutato i nostri associati Vincenzo Messana, Sandro Viola e Gianfranco D'Amico suoi ex consezionali ad Empoli, nonché l'amico Alberto Piazza, ex collega in serie C.
Attraverso una rappresentazione visiva di alcune slide, Dario a condiviso le “10 parole che legano l’arbitraggio”, intervallate da alcuni aneddoti che hanno segnato il suo percorso arbitrale.
- follia (avere il coraggio di affrontare gli eventi);
- studio (essere sempre preparati a qualsiasi variabile);
- sezione (un punto fermo nella crescita di ogni arbitro);
- famiglia (il supporto fondamentale che ognuno di noi ha);
- sudore (mostrare impegno, perché non si ottiene nulla per niente);
- sacrificio (tutte le rinunce che siamo costretti a fare per scendere in campo);
- fortuna (il fattore C, Dario ha infatti parlato del suo Esordio in serie B);
- emozione (in tutte le sue sfaccettature: gioia/rabbia/ansia);
- umiltà (lavorare su noi stessi e sui nostri limiti);
- consapevolezza (capire dove dobbiamo andare sapendo da dove veniamo).
La citazione di una frase dell'indimenticabile Stefano Farina “Quando c’è una meta, anche il deserto diventa una strada”, ha di fatto chiuso la piacevole esposizione di Dario che, a seguire, ha risposto a numerose domande sul suo percorso e su ciò che lo ha condizionato.
Francesco Piccichè
Maria Marotta: gentilezza ed eleganza - Sezione di Caltanissetta
La sezione di Caltanissetta ha avuto il privilegio di ospitare, in video-conferenza, il 19 marzo scorso, Maria Marotta, arbitro internazionale della sezione di Sapri.
Ad aprire l’incontro il Presidente Domenico Amico che ha dato il benvenuto all’ospite con una clip di presentazione. Ha poi ricordato a tutti che Maria nel suo percorso, ha calpestato campi sterrati come quelli siciliani, constatando che i livelli alti si possono raggiungere indipendentemente dalla sezione di appartenenza. Successivamente le ha ceduto la parola e Maria ha intrapreso il suo discorso specificando fin da subito che alla base della sua carriera i valori fondamentali sono stati gentilezza ed eleganza, accompagnati dal sorriso. Ha proseguito affermando che l’arbitro deve essere capace di gestire la sconfitta e di far tesoro delle critiche, anziché dei complimenti. Ha poi mostrato alcuni video riguardanti il fallo di mano ed è stata data l’opportunità a qualcuno di intervenire e dire la propria. A tal proposito Maria ha voluto precisare che in simili circostanze vige la regola “best position best decision”, sottolineando così l’importanza del corretto posizionamento sul terreno di gioco. L’arbitro deve comportarsi da vincente trovando soluzioni invece che alibi, con naturalezza, serenità ed entusiasmo.
Alla fine sono state poste a Maria delle domande da parte degli associati. È stato chiesto quali siano le sue sensazioni all’estero e lei ha risposto che sicuramente si tratta di un’emozione indescrivibile poter rappresentare il proprio paese al di là del confine. Poi vi è stata una domanda sull’allenamento tipico che Maria segue durante la settimana, a cui la stessa ha replicato di attenersi a quello UEFA, trattandosi per lei di un impegno primario e fondamentale al quale quotidianamente l’arbitro non può rinunciare. Infine, si è discusso degli osservatori e delle differenze tra calcio maschile e femminile; Maria ritiene che possa essere opportuno un confronto più diretto con gli Osservatori Arbitrale e ha evidenziato una maggiore correttezza delle calciatrici rispetto ai calciatori.
Auguriamo a Maria il miglior prosieguo della stagione in corso nell’auspicio di poterci un giorno rivedere in presenza.
Daniele Gattuso
Prenna, tra l’arbitro e la persona - Sezione di Enna
Riunione tecnica d’alto spessore quella tenuta nella serata di mercoledì 24
marzo 2021 da Emanuele Prenna, che è stato ospite della Sezione di Enna
nell’ambito delle visite ufficiali alle sezioni, sorteggiate dall’Associazione
Italiana Arbitri. Emanuele ha ovviamente, come oramai da qualche tempo,
condotto la riunione tramite l’app multimediale di video conferenza
“Google Meet” al fine di rispettare i protocolli anti-Covid.
Assistente Arbitrale in carica alla Commissione Arbitri Nazionale di serie
A e B, Prenna è in forza alla sezione pugliese di Molfetta; insieme a lui, la
Sezione di Enna è stata onorata della presenza del co-sezionale Nicola
Gisondi, ex arbitro della Commissione Arbitri Nazionale del Calcio a 5 e
attualmente designatore delle gare dell’Organo Tecnico Sezionale.
Emanuele, durante il suo intervento, ha spaziato su vari argomenti della
sfera arbitrale come, ad esempio, alcuni momenti cruciali della sua passata
stagione alla C.A.N., mostrando alcuni filmati tecnici di partite che lo
vedevano coinvolto principalmente incentrati sulla regola del fuorigioco e
sulla collaborazione arbitro/assistente, interagendo continuamente con i
presenti per stimolare l’analisi tecnica di una decisione giusta o sbagliata.
Oltre l’aspetto tecnico e regolamentare, non meno importante è l’aspetto
umano: su questo Emanuele si è concentrato particolarmente, parlando ad
esempio della gestione ed accettazione degli errori, che tutti gli arbitri
dalla C.A.N. fino agli O.T.S. possono commettere. Pertanto, ha voluto
trasmettere agli associati ennesi dei consigli per non farsi distrarre da
quest’ultimi, per non pregiudicare le successive valutazioni che ogni gara
riserva. Il rapporto con la Video Assistant Referee è stato l’esempio
portato dall’Assistente molfettese, riguardo l’accettazione dell’eventuale
errore (poiché l’esito della valutazione, specie per gli Assistenti, viene
confermato o ribaltato immediatamente) che può anche diventare uno
strumento di bufera mediatica, ma non per questo deve essere visto come
un rivale.
Infine, Emanuele ha concluso con un suggerimento condivisibile, ovvero
quello di arrivare tranquilli alla partita, dopo aver adempiuto ai doveri
extra arbitrali che vengono prima di questa passione, come i rapporti
interpersonali con coniugi e/o affetti stabili, ma anche sull’ambiente
lavorativo e/o scolastico, perché “…La partita inizierà con il piede giusto
se si è tranquilli e consci di aver fatto il proprio dovere per prepararla.”.
Gabriele Di Dio e Ezio Dibilio